La soluzione ai sette miliardi di capsule utilizzate in Italia in una macchina che può svuotarle (?)

Il punto interrogativo l’ho aggiunto io. Perché mai?

Guardiamo la luna, o sempre il dito?

 

Lo studio è encomiabile, la speranza che funzioni grande.

Ma…

Torno sempre sull’argomento non per piaggeria, né perché rappresento segretamente aziende interessate.
Non sarebbe ora di smetterla con queste problematiche create da chi ha interessi economici, dello smaltimento, e pensare di iniziare a risparmiare energie e risorse per farsi il Caffè espresso con altri strumenti?

La logica è semplice: se uso una macchina superautomatica elimino alla fonte l’utilizzo di contenitori – polpette – di qualsiasi natura per porzionare il Caffè, ottengo un risultato in tazzina migliore perché macinato fresco, e personalizzabile nella dose e macinatura, ho la pronta disponibilità dei fondi per uso in agricoltura o giardinaggio, o semplice riciclo nell’umido,e in ultima analisi probabilmente anche un risparmio sull’acquisto dei grani di Caffè.

Mi sembrano evidenti e definitivi vantaggi per preferire la semplicità alla complessità indotta dal profitto selvaggio, con gli inconvenienti che ne derivano.

Inutile seguire Greta e gli altri ecologisti se poi alla fine della manifestazione vi sorbite un capsulone di espresso. Non ci sono solo i grandi temi, ma anche i piccoli gesti, che dipendono da noi, a fare la differenza.

Qui il Link a Comunicaffè, dove trovate l’articolo completo.

 

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