Chi sono, cosa faccio

Chi sono, cosa faccio

 

Chi sono, cosa faccio

Lo stile, con efficacia.

 

Il mio Credo

Credo in un’impresa che operi secondo princìpi etici e rispettosi della materia prima, dell’ambiente, e del Cliente, diretto o indiretto che sia.

L’Uomo è fulcro di tale insieme, e la valorizzazione dei suoi talenti costituisce elemento imprescindibile per raggiungere traguardi che assicurino il giusto profitto e la sua realizzazione non solo come prestatore d’opera materiale o intellettuale, ma soprattutto come Persona.

La trasparenza nelle relazioni commerciali e la cultura del Caffè sono la base per preparare, insieme alla tecnica, espressi e Caffè degni di tale nome.

I canoni secondo cui opero non sono altro che il riflesso delle regole di un Mestiere, che come Artigiano ligio alla tradizione, vanno accettate, rispettate, difese e diffuse.

 

Una storia che nasce da un lontano desiderio e diventa realtà.

Mi chiamo Alberto Trabatti, e nel 2004 ho creato quello che da lungo tempo sognavo: una Torrefazione di Caffè che potesse distinguersi dall’offerta mediocre di un mercato sempre più affollato.

Volevo essere d’aiuto a tanti imprenditori e ad ai privati che desiderassero risolvere due grandissimi problemi, quando ne prendevano coscienza, o quando le loro ricerche sembravano giunte ad un triste punto di non ritorno. Ci sono riuscito, e la missione continua, c’è ancora molto da fare dati i numeri del comparto caffeicolo.

Quali sono questi problemi? Per i professionisti, farsi riconoscere come superiori nell’offerta del Caffè nel proprio locale, bar o ristorante che sia, proponendo qualità spesso sconosciute al grande pubblico, in primis.  In secondo luogo, senza arrecare fastidio alla salute di chi le degusta. Spesso infatti i sentori di bruciato, muffa, legno, terra, si affiancano a quantità eccessive di caffeina, che alla lunga nuocciono all’organismo. Questi sono indici chiari ed inequivocabili di scelte sbagliate da parte dell’operatore, vessato dalle industrie, oppure acquisti non corretti da parte dei privati nei luoghi di rivendita.

Finisce così, spesso, che alle persone non piace bere Caffè, ma SOLO perché scelgono quello sbagliato a loro insaputa. Questa pratica commerciale scorretta è fin troppo diffusa.

Con il mio sistema ho finalmente risolto queste problematiche. Non si tratta solo di scegliere correttamente le materie prime, che comunque è imprescindibile, ma anche di lavorarle a dovere rispettando tempi e scadenze aromatiche dei Caffè, non già quelle che per legge ci impongono di scrivere sui sacchetti, perché decisamente eccessive affinché il ciclo funzioni egregiamente.

Se si trattasse solo di fare business vendendovi scarti, chicchi difettosi e annessi, a 3,99€ il kg., forse sarebbe più facile per tutti. Un po' di fumo negli occhi, et voilà, l'inganno sarebbe completo. Ma sono un portatore sano di coscienza. Certe volte, in suo nome, non accetto collaborazioni che già dalle premesse compromettano i risultati che desidero far raggiungere ai Clienti.

Per giunta non commercializzo capsule e cialde (nel blog e nei video e podcast potrete trovare ampie motivazioni a suffragio), ma vi suggerisco sistemi più vantaggiosi sotto ogni punto di vista per un Caffè domestico eccellente e a impatto ambientale minimo, se non nullo.

E se ai locali dessi le attrezzature in comodato, facendo finta di regalarle, un altro misfatto ai danni dei miei stimati Clienti si compirebbe. I professionisti andrebbero a strapagare un prodotto mediocre, ben diverso da quelli che per statuto ho scelto, e probabilmente sarebbero anche contenti perché crederebbero alla gratuità delle concessioni fatte.

Ovviamente i rappresentanti delle torrefazioni che lavorano in questo modo sono addestrati a mentirvi spudoratamente, perché dalla menzogna deriva il loro tornaconto economico. Ma, ditemi, non vi sentireste un po’ sfruttati approfittando della Vostra buona fede?

Al contempo tutti possiamo scrivere sui nostri siti e sui social che abbiamo prodotti di qualità. Chi affermerebbe il contrario, pur se vendesse catrame?

Già.

Come faccio, allora, a dimostrarvi che qui da me si lavora in un modo coerente con quel che sostengo?

Venite a Ferrara. Prendete un appuntamento, perché ricevo solo così, ed immergetevi in un mondo diverso. Qui regnano la storia, oggetti del passato e del presente, custoditi nel mio Museo della Caffettiera, che racchiude interessanti macchine da Caffè dai primi anni del ‘900 al 1980 circa.

Assaporate i miei Caffè in un contesto avulso dallo standard piatto e senz’anima delle industrie, poi capiremo se iniziare un percorso di reciproca crescita e soddisfazione. Sarà occasione per fugare eventuali dubbi e perplessità, remore sul cambio di un fornitore storico che però non vi soddisfa più, e tutte le domande che vi potrebbero tormentare e porre ansia.

Il rapporto umano è più importante dei listini, ed il Caffè non va mercificato. Chiedo pertanto gentilmente di omettere le domande sui listini e le condizioni economiche a distanza, per telefono o email, perché non le soddisferò.

Come dite? Non avete tempo? Ritenete di essere troppo lontani da Ferrara per prendervi una giornata o due per curare al meglio i Vostri interessi? Capisco che non sempre il laboratorio sia sotto casa vostra. Ma non credete che i miglioramenti che ne deriveranno, economici, qualitativi e di prestigio possano valere tutto ciò? Sappiate che fornisco realtà straordinarie in Italia e in Europa, per la precisione Spagna, Olanda, Gran Bretagna. E sono passati a visitarmi tutti.

Io la ritengo una questione di scelte. Fatte con stile, ed efficacia rispetto a chi non ha ancora realizzato – ma non perdo mai l’ottimismo – che non basta avere una partita i.v.a. ed una porta da aprire quotidianamente per definirsi imprenditore.

Qualche notizia su di me, se volete approfondire, nelle pagine seguenti.

 

 

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